Come anticipato dalle previsioni, la riunione della BCE del 12 dicembre a Francoforte ha confermato il quarto taglio dei tassi dall'inizio del 2024. Sebbene alcuni analisti pronosticavano un intervento più deciso, con tagli fino a 50 punti base, l'istituto guidato da Christine Lagarde ha deciso per una riduzione più prudente di 25 punti base – in pratica ciò che era già ampiamente dato per scontato dai mercati.
I nuovi tassi di riferimento
Con l’ultimo taglio, i tre tassi principali della BCE si attestano ai seguenti livelli:
- Tasso di rifinanziamento principale: dal 3,40% al 3,15%.
- Tasso sui depositi: dal 3,25% al 3,00%.
- Tasso marginale: dal 3,65% al 3,40%.
Christine Lagarde ha ribadito che le future decisioni in materia di tassi saranno basate sull’andamento dei dati economici aggiornati. Tuttavia, i mercati non sembrano avere dubbi: si aspettano già ulteriori tagli nel 2025. Questa fiducia è evidente nella tendenza ribassista che continua a caratterizzare indici chiave come l'IRS e l'Euribor, segnali di un clima monetario sempre più distensivo.
Le reazioni del mercato finanziario e delle banche
Già nel corso di ottobre e novembre abbiamo assistito a un calo significativo degli indici IRS, con una flessione tra i 16 e i 20 punti base per IRS a 20 e 30 anni. Questo movimento ha spinto molte banche, in particolare quelle che calcolano i tassi come somma di IRS e spread, ad adeguarsi rapidamente. Ne è seguito un miglioramento immediato delle offerte per i mutui a tasso fisso, soprattutto nei cataloghi di istituti come Crédit Agricole, Credem, Banco BPM e altri.
Se da un lato le banche che ragionano sull’IRS hanno già recepito i benefici di questi tagli, il mese di gennaio 2025 potrebbe vedere protagonisti anche gli istituti che offrono tassi finiti. In questi giorni, infatti, stanno emergendo i primi segnali di una competizione più aggressiva per offrire le condizioni migliori, un trend che potrebbe caratterizzare il mercato nei mesi a venire.
Le nuove proposte di UniCredit e BNL
Due istituti di credito hanno già annunciato modifiche interessanti alle loro politiche di pricing:
- UniCredit: Dal 9 dicembre, UniCredit ha introdotto tagli significativi agli spread sui mutui green, riducendoli di 32-72 punti base. Inoltre, i richiedenti con redditi dichiarati pari o superiori a 6.000 euro mensili possono beneficiare di una riduzione ancora più marcata, con tagli che oscillano tra 77 e 117 punti base.
- BNL: Sempre dal 9 dicembre, BNL ha applicato una riduzione dei tassi fissi per tutte le categorie di mutui. In particolare, i tassi sui mutui per l'acquisto sono stati tagliati di 10-20 punti base, mentre quelli sui mutui surroga hanno subito una diminuzione più consistente, pari a 20 punti base.
Le migliori offerte acquisto e surroga di oggi
Acquisto
Le simulazioni qui di seguito si riferiscono a mutui di 140.000 € su un valore dell'immobile di 220.000 €, durata 25 anni, classe energetica C o inferiore. Sono ordinate per TAEG.
Banca | Rata | Tasso | TAEG |
Crédit Agricole | € 623,14 | Fisso 2,43% | 2,64% |
Banco BPM | € 635,14 | Fisso 2,60% | 2,74% |
Webank | € 638,69 | Fisso 2,65% | 2,74% |
Surroga
Le simulazioni qui di seguito si riferiscono a mutui di 100.000 €, durata 20 anni, classe energetica C o inferiore. Sono ordinate per TAEG.
Banca | Rata | Tasso | TAEG |
Crédit Agricole | € 532,83 | Fisso 2,56% | 2,72% |
Intesa Sanpaolo | € 542,17 | Fisso 2,75% | 2,94% |
BNL | € 549,60 | Fisso 2,90% | 3,04 |