I registri immobiliari consentono di appurare le vicende pubblice relative ai beni immobili e sono conservati presso le cosiddette Conservatorie: istituite nei capoluoghi di provincia o nelle località sede di Tribunale, dal 2012 sono gestite direttamente dall'Agenzia delle entrate che acquisito l'Agenzia del territorio.
Sono registri a base personale, introdotti dal legislatore con la funzione di sottoporre alcune categorie di beni (nello specifico, gli immobili) a una forma di pubblicità: difatto, agevolano la conoscenza da parte di tutti dello stato giuridico di un bene immobile e consentono, quindi, di dirimere potenziali conflitti e controversie.
I registri immobiliari sono il mezzo per scoprire se su un immobile gravano ipoteche, oppure se è in locazione; in caso di compravendita, la trascrizione in tali registri degli atti conclusi non è condizione di validità giuridica dell'atto ma è necessaria affinchè l'atto sia opponibile a terzi: in altre parole, nel caso che qualcuno abbia venduto lo stesso bene a due persone diverse (doppia alienazione), il legittimo proprietario risulta essere chi ha trascritto per primo l'atto. Inoltre, la trascrizione dell'atto di compravendita immobiliare rientra tra gli obblighi del notaio: in caso di mancata trascrizione, infatti, egli è responsabile dei danni verso la persona danneggiata.